giovedì 8 settembre 2022

C'è una logica (aberrante) in questa follia

Insegnante si rifiuta di chiamare uno studente transgender «loro»: prima sospeso, poi arrestato
L'insegnante di una scuola cattolica irlandese è stato arrestato per essersi presentato nell'istituto dopo la sospensione, decisa dal Tribunale. Al docente è stato vietato di insegnare, perché si è rifiutato di rivolgersi a uno studente transgender con il pronome "loro", nonostante richiesta esplicita presentata alla scuola dall'allievo e dai suoi genitori e un accordo firmato dall'istituto mesi prima. «È una follia che sarò condotto da quest'aula a un luogo di incarcerazione, ma non rinuncerò alle mie convinzioni cristiane», ha detto dopo la condanna
Enoch Burke è stato arrestato il 5 settembre. Aveva continuato a rivolgersi al suo alunno dandogli del «tu», così la sua famiglia si è rivolta al Tribunale, che gli ha dato ragione. Il professore è stato sospeso, ma nonostante ciò ha continuato a frequentare la scuola, prima di essere arrestato. Quando la polizia è arrivata a scuola, il docente era seduto in un'aula vuota, «per lavorare», si legge sul Daily Mail
Ha dichiarato: « Sono un insegnante e non voglio andare in prigione. Voglio essere nella mia classe oggi, è lì che mi trovavo stamattina quando sono stato arrestato». Ha detto di amare i suoi studenti, ai quali insegna tedesco, storia e politica, oltre a dibattere. «Amo la mia scuola, con il suo motto "Res Non Verba", fatti e non parole, ma sono qui oggi perché ho detto che non chiamerei un ragazzo come chiamerei una ragazza», ha detto in Tribunale, aggiungendo: «Il transgenderismo è contro la mia fede cristiana. È contrario alle scritture, contrario all'etica della Chiesa d'Irlanda e della mia scuola».

1 commento:

  1. C 'è una logica aberrante in questa follia9 settembre 2022 alle ore 20:53

    Si innamora di un pakistano e lo raggiunge in Pakistan dove si converte e promette la figlia fodicenne al fratello del compagno. La piccola si salva perché in un viaggio in Puglia ne avverte il padre che sporge denuncia...

    L’ennesimo burocrate del Pd dice che dobbiamo abituarci e ‘farcene carico’.

    “In Puglia una ragazzina di 12 anni era stata promessa al fratello del nuovo partner della madre. A far saltare i programmi una denuncia del padre della piccola che ha interessato la Procura minorile, che a sua volta ha ottenuto dal Tribunale la sospensione della potestà genitoriale della madre e l’allontanamento della bambina che ora è affidata ai nonni paterni. Come Garante chiedo alle istituzioni e alle famiglie di mantenere alta l’attenzione affinché episodi come questi non accadano più”. Lo dichiara il Garante dei minori della Regione Puglia, Ludovico Abbaticchio, commentando la vicenda.

    “Le culture multietniche – aggiunge – ormai esistono in Italia e in Puglia, e dobbiamo farcene carico sostenendo i molti giovani di seconda e terza generazione, figli di immigrati o di matrimoni ‘misti’, che vivono sulla loro pelle il contrasto dei cambiamenti sociali in Italia con le stesse famiglie di origine e spesso quei contrasti hanno esiti terribili”.

    Fattene carico tu, fuori dall’Italia. Non siamo una ‘cultura multietnica’, siamo invasi. Gli invasori si cacciano. Insieme ai collaborazionisti.

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