martedì 21 giugno 2022

La numismatica vaticana reclamizza i vaccini

Fa già discutere sul web la nuova moneta da 20 euro emessa dalla Zecca Vaticana, more solito su temi d'attualità: quest'anno eccelle la pandemia, in particolare le cure per contrastare il Covid e la necessità di vaccinarsi. Ma poiché è oramai scientificamente risaputo che la somministrazione del vaccino a giovani e anziani ha comportato più danni che vantaggi, non c'era proprio bisogno di cotanta commemorazione, sorvolando su una maggior attenzione alle procedure di produzione. Nel settembre 2021 papa Francesco criticava aspramente i cardinali che erano scettici sulla vaccinazione contro il Covid-19. Il Vaticano ha dichiarato "moralmente accettabili" i vaccini contro il coronavirus [qui - qui - qui; qui mons. Viganò].

Dopo il francobollo con Melantone e Lutero (qui) ai piedi della Croce, che ci potevamo aspettare?
Un "pagano" che non conoscesse nulla della religione cristiana e gli dicessero che questa è la moneta dello stato-città dove detta religione ha la sua sede terrena, vedendo questo simbolo penserebbe che lo scopo del cristianesimo è quello di fare le punture con la mascherina. Che la piccola croce in alto è il simbolo dei medici e che Gesù Cristo era un medico che faceva trattamenti sperimentali sui suoi fedeli.

È la nuova salus animarum: gestione delle pandemie ed accoglienza indiscriminata di masse di invasori per lo più islamici...  
Questo attraverso la seconda moneta d’oro da 50 euro, dedicata alla Madonna della Misericordia: la Vergine è raffigurata in piedi mentre apre il suo mantello, sotto il quale trova riparo una moltitudine di fedeli. La Madonna, rappresentata nelle vesti di protettrice del genere umano dai mali del mondo, veniva chiamata anche “Madonna dell’aiuto”. Ma le quattro parole che contornano la figura della Vergine Maria “ascolto, amore, aiuto, accoglienza” caratterizzano da più di 50 anni l’operato della Caritas. Il mantra ricorrente sulle 'migrazioni'...


Ma questa la ricordavate? [qui] Nel 2020 la Zecca dello Stato della Città del Vaticano ha emesso una moneta d'argento da 10 euro raffigurante la "Madre Terra" dipinta come "una madre che porta la Terra, alla quale dobbiamo cura e amore come se fosse una figlia". La pubblicazione afferma che la moneta simboleggia la fertilità della terra "con lunghe spighe di grano" intrecciate con le trecce della madre ed evoca "un rimando tra passato e futuro che diventa senza tempo, quindi eterno" e sottolinea il significato dell'emissione, coerente con l'enfasi dell'attuale pontificato sull' "impegno a prendersi cura del pianeta" nell'ottica del "progetto a cui la Chiesa intende offrire il proprio sostegno, un'opera grandiosa e complessa: promuovere un'azione internazionale per garantire a tutti "il futuro, il cibo di cui c'è bisogno - sia in quantità che in qualità. - in modo che l'avanzamento economico sia accompagnato dallo sviluppo sociale, senza il quale non c'è progresso reale". Continua a stupire come si insista a parlare di istanze materiali la cui gestione armoniosa e feconda non può scaturire che dalla fedeltà al progetto del Padre, rivelato nel Figlio incarnato morto e risorto per noi e presente fino alla fine dei tempi nella Sua Chiesa; ma senza mai farne alcun cenno... Ma ancor più grave è, a proposito dall'idolo amazzonico, il vuoto simbolico riportato qui.

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