venerdì 18 giugno 2021

Il magistrato Giorgianni: “Benedetto XVI non ha mai abdicato. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco”

Dopo l'avv. Taormina [qui], un altro uomo di legge prende una posizione molto decisa sulla questione. Il minimo che si possa dire dello scritto che segue è che si tratta di affermazioni quanto meno sensate. Qui - qui i precedenti più recenti. Indice degli articoli sui 'due papi'.

“C’è un solo papa, Benedetto XVI. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco, complice del Nuovo Ordine Mondiale”: non è andato molto per il sottile, in un discorso pubblico a Messina, due giorni fa, il noto magistrato antimafia Angelo Giorgianni, già Sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi.

Naturalmente, ha fatto tali dichiarazioni non nelle sue vesti istituzionali, ma come presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, un’associazione su base volontaria da lui fondata, che si occupa della difesa della vita umana e di tutti i diritti che afferiscono alla sua tutela e dignità riservando particolare attenzione alle varie libertà individuali non sempre assicurate, come quella di opinione, libertà, pensiero, culto e alla sacralità della vita umana dal momento del concepimento sino alla fine naturale.

D. Dottore, dopo l’avvocato Taormina qui, lei è il secondo uomo di legge laico e italiano a sollevare dubbi sull’abdicazione di papa Ratzinger…

R. Ho seguito questa vicenda e sono assolutamente convinto che Benedetto XVI abbia stilato un atto di rinuncia al papato completamente nullo: un vero “cocktail” di invalidità giuridiche fatto per essere scoperto nel corso del tempo. Tanto per citare la più nota: nella Declaratio del 2013 la rinuncia, invece che al munus petrino, è al ministerium - ovvero all’esercizio pratico del potere – che non comporta rinunciare al papato: al massimo potrebbe significare la delega a qualche vescovo di alcune funzioni pratiche. I banali errori di latino nel documento, provenienti da un latinista raffinato come lui, sono ovviamente un sistema per tenere desta l’attenzione sull’atto giuridico.
Per non parlare della sua condotta nei successivi otto anni, basti solo ricordare come ripeta sempre “il papa è uno” senza mai dichiarare quale dei due sia, o alle frasi inequivocabili che sono emerse recentemente dai suoi libri-intervista come quella “Nessun papa si è dimesso negli ultimi mille anni”. (QUI n.d.r. )

D. Non teme di passare per “complottista”?

R. “Guardi, io - per lavoro - i complotti li svento da una vita. Complottismo è quando si costruiscono ardite teorie senza che queste poggino su dati di fatto. In ambito giudiziario, invece, una serie univoca di indizi costituiscono una prova e qui, di indizi evidenti, constatabili da chiunque, ce n’è una quantità perfino eccessiva”.

D. Perché dice che Bergoglio è un cardinale vestito di bianco?

R. “Perché se papa Ratzinger non ha abdicato al soglio, come evidente, il conclave del 2013 era del tutto invalido ed ha eletto “papa” un cardinale che resta cardinale. Quindi Bergoglio è un antipapa, come tanti ce ne sono stati nella storia della Chiesa”.

D. Una questione scottante, ma sembra che non turbi più di tanto il clero…

R. “E’ gravissimo infatti. Alcuni ecclesiastici temono di essere scomunicati (ma la scomunica di un antipapa non vale nulla), altri pensano che, alle dimissioni o alla morte del card. Bergoglio, un nuovo conclave possa rimettere le cose a posto. Ma se il collegio cardinalizio ha 80 nuovi cardinali nominati da Bergoglio, essi non sono veri cardinali e quindi non hanno titolo per eleggere un nuovo papa. Quindi la linea successoria dopo Francesco sarebbe tutta composta da antipapi. Lo dimostra la storia: nella prima metà del XII secolo, l’antipapa Anacleto II regnò otto anni e, alla sua morte, gli succedette Vittore IV, un altro antipapa, finché San Bernardo di Chiaravalle non spodestò quest’ultimo restaurando una linea successoria papale legittima”.

D. I cattolici ortodossi si lamentano continuamente delle riforme di Francesco. Ora temono per la messa in latino (“vetus ordo”), dato che Bergoglio pare voglia limitare la sua celebrazione revocando il motu proprio “Summorum Pontificum” di Benedetto XVI.

R. “E di che si stupiscono? Lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra su importanti dogmi di fede. C’è uno specifico articolo del Catechismo, l’892, che parla della Sua assistenza ordinaria: “L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi”.
Come si fa a pensare che Bergoglio sia il vero papa se sta demolendo l’identità cattolica fin dalle sue basi? E, paradossalmente, i cattolici ortodossi si disperano sui suoi provvedimenti invece di controllare se ha le carte in regola per essere pontefice: come preoccuparsi degli effetti senza indagare le cause”.

D. Anche i laici paiono abbastanza indifferenti alla questione...

R. “Un grosso errore: un papa ha un ruolo fondamentale nella politica del mondo intero. Pensiamo solo al ruolo avuto da Giovanni Paolo II nel crollo del comunismo. Il papa è un capo politico con influenza su oltre un miliardo di persone: condiziona pesantemente la politica internazionale”.

D. A tal proposito, Lei sostiene che Bergoglio sia una sorta di sponsor morale del Nuovo Ordine Mondiale.

R. “Lo ha dichiarato lui stesso, recentemente, a un grosso quotidiano (La Stampa del 15/3/’21 n.d.r.): «Non bisogna sprecare la pandemia, ma impiegarla per costruire un nuovo ordine mondiale». Più chiaro di così? Ormai il concetto è sdoganato, se ne parla tranquillamente, senza pudore. Infatti Bergoglio insiste continuamente con questo “dialogo interreligioso”… Anche io sono favorevole al dialogo, ma qui lo si prende come scusa per annichilire l’identità cattolica e fare della chiesa il contenitore di una nuova religione mondialista. Un processo del tutto inverso rispetto all’unicità della Rivelazione di Cristo. Ma basta guardare alla posizione tenuta dalla Chiesa durante la pandemia…”.

D: A proposito: voi siete molto critici sulla gestione della crisi sanitaria…

R. “Certo. Noi siamo per i vaccini, a condizione che siano sicuri ed efficaci, ma non ci spieghiamo allora perché affrettare la somministrazione di un farmaco sperimentale se ci sono le terapie efficaci, invece completamente trascurate. Una follia. Anche Bergoglio non parla mai delle terapie, come mai? Piuttosto, ha dimostrato una sudditanza al potere civile contro ogni accordo concordatario e costituzionale, privando tante persone dei conforti minimi della fede, chiudendo le chiese e negando i sacramenti anche ai moribondi. In troppi tentano di cavalcare questa emergenza sanitaria per instaurare nuovi progetti politici e/o finanziari.
Ma noi porteremo in tutte le piazze queste verità: noi crediamo nello stato di diritto e nel rispetto delle regole”. - Fonte

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