sabato 12 giugno 2021

La Chiesa in Germania è in scisma? "Dubium" alla Congregazione per la Dottrina della Fede

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency osservazioni circa il “dubium” presentato al Vaticano da tre cattolici per chiedere se la Chiesa in Germania è in stato di scisma (Bochum, CNA Deutsch). Una significativa reazione dal basso... Precedenti sulla Chiesa in Germania quiqui - qui - qui - qui - qui - qui (J. Ratzinger qui - qui).

Scisma in Germania... Si ricorre a Roma
Ma questo altare non è più utilizzato
Tre cattolici hanno presentato un “dubium” al Vaticano chiedendo se la Chiesa in Germania è in stato di scisma. Il corrispondente in lingua tedesca della CNA, CNA Deutsch, ha riferito che il trio della diocesi di Essen ha formalmente richiesto una decisione alla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Un dubium, termine latino per “dubbio”, è una domanda rivolta alla congregazione dottrinale del Vaticano a cui si può rispondere con un “sì” o un “no”. La congregazione risponde con un “Responsum ad dubium”, come ha fatto a marzo quando è stato chiesto se la Chiesa ha l’autorità di benedire le coppie dello stesso sesso [vedi]. 
A volte viene chiesto alla congregazione di rispondere a più domande, plurale “dubia”. Quattro cardinali hanno presentato cinque dubia [qui] nel 2016 sull’interpretazione di Amoris laetitia, l’esortazione apostolica di Papa Francesco sull’amore nella famiglia. [totalmente ignorati -ndT]

Lo scorso 9 giugno André Wichmann, di Bochum (Germania occidentale) ha riferito a CNA Deutsch che insieme ad altre due persone aveva presentato il dubium a causa di una “grande preoccupazione riguardo l’unità”. “Dal mio punto di vista, lo scisma ha già avuto luogo”, ha detto, citando la sfida tedesca al Vaticano sull’ordinazione delle donne, sulle benedizioni delle coppie dello stesso sesso e sulla possibilità per i laici di predicare nelle messe.

Ha aggiunto: “Siamo tre cristiani cattolici della diocesi di Essen. Siamo stati anche coinvolti nella vita comunitaria in vari ministeri per molti anni”. “In un processo durato molti anni, abbiamo anche sperimentato una crescente contrapposizione nelle congregazioni locali. Non è stato sempre facile professare il Catechismo della Chiesa Cattolica. Né è stato sempre facile sostenere una liturgia celebrata secondo i libri della Chiesa”.

Wichmann ha detto che il gruppo sapeva di “non avere titolo ad una risposta” da Roma, ma che il segnale era comunque importante, commentando: “Il tetto della Chiesa è in fiamme a nord delle Alpi”.
Wichmann ha poi sottolineato le critiche al “cammino sinodale” della Chiesa tedesca fatte questa settimana dall’influente teologo cardinale Walter Kasper. L’88enne cardinale tedesco ha detto: “Non ho ancora perso la speranza che le preghiere di molti fedeli cattolici aiutino a indirizzare ilo Cammino Sinodale in Germania su binari cattolici”.

Il Cammino Sinodale è un processo pluriennale che riunisce vescovi e laici per discutere quattro temi principali: il modo in cui il potere viene esercitato nella Chiesa; la moralità sessuale; il sacerdozio e il ruolo delle donne.

Wichmann prevede che il Cammino Sinodale causerà anche frustrazione tra i “cattolici orientati alla riforma” sostenendo che, poiché le decisioni dell’iniziativa non sono legalmente vincolanti per i vescovi, le aspettative di un cambiamento dottrinale non sono realistiche. E ha aggiunto che anche per i cattolici fedeli al Magistero, il Canmmino Sinodale rischia di creare una più profonda “contrapposizione e divisione”. Ha detto: “Qui, nella Chiesa cattolica in Germania, le discussioni si svolgono separatamente dalla Chiesa universale. Molti dei temi sollevati devono essere decisi nella Chiesa universale, sulla base del Magistero”. “Trattando argomenti che contraddicono il Magistero e intraprendendo così un percorso idiosincratico, il cammino sinodale delude inevitabilmente anche le aspettative dei cattolici per i quali il Catechismo e il Magistero costituiscono un fondamento”.

Il mese scorso, il vescovo Georg Bätzing, presidente della conferenza episcopale tedesca, ha insistito sul fatto che i cattolici del paese non sono “scismatici”. Egli ha detto: “È assolutamente chiaro che ci sono questioni che possiamo discutere solo a livello della Chiesa universale. Noi contribuiremo dalla Germania con le nostre riflessioni”. “Tuttavia, vorrei respingere l’accusa ripetutamente usata di essere scismatici o di volerci staccare come Chiesa nazionale tedesca da Roma. Il nostro legame con Roma e con il Santo Padre è molto stretto”.

Per i tre autori del dubium, afferma Wichmann, “solo in base al chiarimento si può ritrovare l’unità nella fede, nell’amore e nella speranza”. “Speriamo quindi molto in una risposta da Roma”, ha detto, “anche per eliminare i dubbi di molti credenti e promuovere così la fiducia”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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