Un esempio emblematico di miopia politica in un contesto di totale assenza di senso civico prim'ancora che di etica. Qui l'indice degli articoli su covid, vaccini e dittatura sanitaria.
Quando non si allarga lo sguardo e ci si ferma al proprio orticello. La Confcommercio ancora una volta vede cadere il tornaconto dei negozi e non rileva la violazione della libertà dei cittadini discriminati in base all'assunzione o meno di uno pseudo vaccino tutt'altro che efficace e per contro denso di incognite. Definisce il certificato verde "male necessario" adeguandosi al 'pensiero unico'; ma ora sperimenta cosa accade quando si viene a patti col male. Finché non ci si sveglia per far valere i principi, tutti insieme, come sta avvenendo in Canada [vedi] non usciremo da quest'incubo.
“Abbiamo sempre accettato il green pass, convinti che possa essere uno strumento per dare un impulso decisivo alla campagna vaccinale, aumentare i livelli di sicurezza e non chiudere più le nostre attività. Lo consideriamo un “male necessario” per uscire più in fretta dall’incubo della pandemia, nonostante le complicazioni burocratiche e gestionali che derivano dalla sua applicazione e che gravano solo sulle nostre spalle. Ma non possiamo tollerare che diventi un mezzo per creare figli e figliastri tra le imprese”, continua Marinoni. (poco gli interessa che abbia creato e crei figli e figliastri tra cittadini che pagano tutti le tasse ma innanzitutto sono persone con pari dignità e diritti - ndr)“Ora si sfiora l’assurdo – spiega – quando per acquistare gli stessi prodotti io non ho bisogno del green pass se entro in un supermercato, mentre mi serve se mi rivolgo ai negozi della distribuzione tradizionale, dove probabilmente mi fermerei giusto il tempo necessario per gli acquisti, condividendo lo spazio con un numero assai inferiore di persone”. - Fonte
Quello che verosimilmente riuscirà ad ottenere è che alla fine tolgano la possibilità di acquisti più allargata anche ai supermercati...
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