Di seguito la risposta di Lorenzo alla nostra riflessione di massima sulla questione etica riguardo ai vaccini [qui], che amplia il discorso e chiarisce alcuni punti sulla introduzione di un vaccino che sembra accettabile, ma non senza incognite successive. Sono in predicato i veri fini di una "vaccinazione" così diffusa a tutti i costi su tutte le fasce della popolazione a livello globale.
Vi ringrazio per aver pubblicato la mia email, mi premeva molto "lanciare" una discussione a più voci sul tema.
Ne approfitto per ampliare il mio pensiero e precisare alcune cose:
Ne approfitto per ampliare il mio pensiero e precisare alcune cose:
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Sembrerebbe (condizionale d'obbligo)che il vaccino Valneva sia tradizionale, ovvero con virus inattivato, e testato eticamente. Ciò lo rende un candidato moralmente accettabile e senza dubbio meno pericoloso.
Ovvero: nessuna tecnologia a Rna o basata unicamente sulla proteina spike (come il Novavax). - Non accetterò mai alcuna forzatura/obbligo sino a quando rimarranno in essere Green Pass e consenso informato.
- Esiste, in aggiunta, una "trappola". Le prime due dosi possono esser fatte con Valneva, ma dalla terza in poi (usque ad mortem?) non si potrà scegliere, solo Pfizer o Moderna, quindi a Rna.
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