giovedì 27 ottobre 2022

Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?

Come nel 2008 quando fu forzosamente annullata la visita di Papa Benedetto XVI (qui l'allocuzione che non ha potuto pronunciare), anche oggi l'Università si distingue per l'intolleranza dello squadrismo dei collettivi universitari verso chi vuole esprimere le proprie idee fuori del coro sinistrese.

Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?

Questa la cronaca: "Mattinata di tensione e violenza all'Università La Sapienza di Roma, con una cinquantina di studenti dei collettivi universitari di sinistra che tenta il blitz con cori e striscioni nella facoltà di Scienze Politiche per interrompere un convegno organizzato da Azione Universitaria a cui partecipava anche Daniele Capezzone. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine, che con una carica di alleggerimento hanno respinto gli studenti bloccando loro l'accesso all'area del convegno. Prima del tentativo di sfondare, gli studenti di sinistra aveva organizzato un presidio davanti alla facoltà attaccando anche uno striscione con su scritto "Fuori i fascisti dalla Sapienza". Un giovane è stato poi bloccato e identificato."
Anziché condannare la violenza senza se e senza ma e difendere il diritto di qualsiasi cittadino o associazione a poter svolgere liberamente le proprie iniziative, la sinistra preferisce stracciarsi le vesti in una inverosimile e grottesca difesa degli aggressori intolleranti, che hanno fatto di tutto per impedire che il convegno universitario si svolgesse.

Questa la replica del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in Parlamento, alla senatrice Ilaria Cucchi (PD):
"Vede senatrice Cucchi, io vengo dalla MILITANZA giovanile, ho organizzato tantissime manifestazioni, e in tutta la mia vita non ho mai organizzato una manifestazione per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva dire. Mai. Io ho organizzato manifestazioni per dire quello che io volevo dire. Quelli non erano manifestanti pacifici, erano manifestanti che facevano un picchetto per impedire che ragazzi che non pensano come loro potessero dire la loro. Su questo ci dobbiamo capire, senatrice, perché la democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Guardi, se qualcuno della mia parte politica andasse a cercare di bloccare una manifestazione di un'altra parte politica, io sarei la prima a condannarlo tant'è che non l'ho mai fatto in vita mia. Abbiamo fatto tutta una campagna elettorale con banchetti che venivano devastati, contestazioni, per non dire di quello che accadeva nelle sedi, e nessuno ha detto una parola".

Questo il commento di Antonio Catalano:
Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?
Questi del collettivo di Scienze politiche della Sapienza che volevano impedire il convegno di Azione universitaria utilizzano metodi squadristi per impedire ad altri di parlare liberamente e poi, siccome sono viziati e senza attributi, quando la polizia interviene per garantire la normale prosecuzione della legittima iniziativa gridano alla repressione.
 E tutta la bella stampa “democratica” che blatera di fascismo rientrante dov’era quando l’anno scorso pacifici lavoratori portuali di Trieste che chiedevano di poter lavorare senza esibire il famigerato certificato verde venivano vigliaccamente spazzati via da potenti getti d’acqua gelata?
 E per caso il signor Conte Giuseppe proferì qualche parola a difesa di quei lavoratori, o sedeva tranquillo in parlamento a dare una delle sue tante fiducie a Draghi?
Questa banderuola che gira ai quattro venti tira fuori l’indignazione e puntuto dichiara che vedere manganelli contro studenti indifesi fa venire i brividi, precisando che il suo è lo sdegno di un preoccupato cittadino e professore.
Da una parte intolleranti neo squadristi, guardie armate del pensiero globalista, che pretendono di decidere chi ha diritto di parola e chi no (alla faccia dell’antifascismo!); dall’altra gente semplice che in silenzio denunciava la violenza di un provvedimento persecutorio che li privava del proprio lavoro. Nell’ipocrita difesa dei neo squadristi universitari c’è tanto, ma tanto, odio classista.

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