giovedì 20 maggio 2021

Cavalieri del Santo Sepolcro, via la spada dal rito d’investitura. Il cardinale: «Discrimina le donne»

L'ultima del Vaticano. Cavalieri senza cavallo e ora anche senza spada. E così simili in tutto (o quasi) alle sempre più numerose Dame, riporta un quotidiano che va per la maggiore.
La parità di genere avanza anche in Vaticano e non risparmia neppure l’Ordine del Santo Sepolcro, che tanta parte ancora riveste nell’immaginario collettivo dei cattolici. E non solo, se pensiamo che è un'istituzione che  garantisce la sussistenza in Terra Santa di scuole, dispensari, orfanotrofi, consultori e seminari. Tanto attiva, dunque, quanto antica. I documenti datano, infatti, l’Ordine al 1336. Ma la tradizione lo fa risalire alla Prima crociata, quella bandita da Pietro l’Eremita e vittoriosamente condotta da Goffredo da Buglione.

La deriva è sempre più rapida e non risparmia nessun ambito. Il fatto è che siamo immersi in una realtà svirilizzante. La spada è un segno distintivo del Cavaliere. Un tempo contraddistingueva gli iniziati guerrieri ed è tuttora il simbolo per antonomasia delle virtù relative al coraggio, espressione di nobiltà, di forza virile, e di altezza morale. Dal latino ereditiamo la distinzione tra vir ed homo, entrambi i termini significano "uomo", ma homo può indicare anche l'essere umano in generale, mentre vir riguarda l'uomo virtuoso, serio, estraneo al sentimentalismo (attenzione: non al "sentimento", ma al "sentimentalismo") maschio ed eroe, capace di sacrificarsi, desideroso di darsi una disciplina, di sacrificarsi per un bene più alto, pronto anche al martirio. Per approfondire ma anche ampliare le risonanze potete leggere qui.


Emblematica la formula, dal Cerimoniale delle Investiture:
Ricevete questa Spada, che a voi rammenta la difesa della Santa Chiesa di Cristo, la custodia della Patria terrena del Redentore Divino, la sollecitudine verso i nostri fratelli cristiani che soffrono persecuzione
Di fatto di guerra giusta non si parla più mentre i cristiani sono i più perseguitati in tutto il mondo nello strano indifferente silenzio dell'Occidente un tempo cristiano e nondimeno del sacro soglio...
 
E la Chiesa appare troppo sensibile alle mode del tempo. Ma le mode appartengono alla logica mondana mentre missione della Chiesa è la salus animarum. Eredità del concilio è il piegarsi allo spirito del tempo accettandone le tendenze. Compresa la pretesa odierna di rimuovere qualsiasi segno o simbolo capace di marcare la differenza tra uomo e donna. «Maschio e femmina Dio li creò», è scritto nella Genesi. Ma i curiali e la maggior parte dei pastori, votati al progressismo, ignorano la Scrittura o la piegano alle loro visuali non più orientate al soprannaturale.

La rimozione della spada sembra più consonante alla Chiesa nord europea che proprio sui temi di genere si avvia a consumare un nuovo scisma. Tra gli errori diffusi nella Chiesa tedesca c'è, infatti, l’attacco dichiarato al Sacerdozio, sia attraverso il tentativo di abolire il celibato ecclesiastico che imponendo l’ordinazione delle donne, e al Matrimonio - dunque all’unione indissolubile tra un uomo e una donna - imponendo ed equiparando le unioni sodomitiche a quell’amore che Nostro Signore Gesù Cristo ha elevato alla dignità di sacramento.

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