Oggi, sabato 31 dicembre, alle ore 9.34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, il Signore ha chiamato a Sé il Santo Padre Emerito Benedetto XVI.
Oremus pro eo.* * *
Al di là di tutto a lui dobbiamo lo sdoganamento della Messa dei secoli che ne ha determinato lo sviluppo e la conoscenza da parte delle nuove generazioni oltre ogni aspettativa; il che sta alimentando l'attuale resistenza, nonostante l'avversione della maggior parte dei vescovi di allora come di ora compreso purtroppo il sacro Soglio [vedi]. Tra le tante pagine del suo pontificato voglio ricordare La Stazione della Via Crucis del 2005.
“SIGNORE, spesso la Tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel Tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della Tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirTi ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della Tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta Ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che Tu, essendo stato trascinato nella caduta della Tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, Ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la Tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.
Eia mater, fons amoris, me sentire vim doloris fac, ut tecum lugeam.”
[BENEDETTO XVI - Via Crucis, Colosseo, 2005]
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