Il vescovo Thomas Daly di Spokane, Washington, ha criticato l'ascesa dell'ideologia LGBT nell'educazione cattolica, definendola "tragica e peccaminosa" in un'intervista al National Catholic Register.
Nei commenti al Register durante la riunione autunnale dell'USCCB a novembre, il vescovo Daly, presidente del Comitato per l'educazione cattolica della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB), ha condannato la cancellazione dei diritti dei genitori nelle scuole pubbliche.
Ha anche osservato che l'ideologia transgender è andata sempre più imponendosi nelle scuole cattoliche e che alcuni consentono persino agli studenti di "scegliere i propri pronomi" con il pretesto di "essere affermativi e accoglienti".
L'ideologia di genere non dovrebbe avere "nessun posto" nelle scuole, ha detto il vescovo Daly al Register, aggiungendo che essa è particolarmente "tragica e peccaminosa" quando permea gli istituti di istruzione superiore cattolici.
Il vescovo di Washington ha affrontato la crescente identificazione LGBT tra i giovani e ha affermato di ritenere che i social media svolgano un "ruolo significativo" nella crescita della confusione di genere.
Ha collegato l'affermazione dell'ideologia di genere alla “compassione mal riposta”, invocando Giovanni Paolo II nell'Evangelium vitae. Tale affermazione porta i bambini a diventare “i moderni orfani della società”, che vengono “sottoposti a sperimentazione” da “adulti che in realtà non hanno a cuore i migliori interessi dei giovani”, ha lamentato il vescovo Daly.
Sempre secondo il Register, il presule ha anche elogiato le recenti catechesi sul genere pubblicate dal vescovo Michael Burbidge di Arlington e dall'arcivescovo Jerome Listecki di Milwaukee.
Le osservazioni del vescovo Daly si allineano con commenti simili di altri vescovi ortodossi, tra cui il cardinale Gerhard Müller, che ha recentemente descritto l'ideologia transgender come "automutilazione della mente, dell'anima e del corpo" e ha avvertito che promuoverla è "niente meno che un grave peccato contro il benessere e salvezza dei bambini e dei giovani”. L'anno scorso l'arcivescovo emerito Charles Chaput di Filadelfia ha denunciato il transgenderismo come "l'ultima ribellione contro Dio".
Anche l'arcivescovo Salvatore Cordileone di San Francisco ha condannato la sperimentazione "transgender" sui bambini come "terribile" e un affronto all'"ordine creato".
L'incontro autunnale dei vescovi statunitensi ha visto l'elezione di diversi vescovi che sostengono l'insegnamento cattolico fondamentale a posizioni di leadership, tra cui il neoeletto presidente dell'USCCB, l'arcivescovo Timothy Broglio, e il vescovo Thomas Paprocki, che ora guida il comitato della conferenza sul governo della chiesa.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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