Leggo da una cronaca locale (vedi) una notizia che rincuora, pur negli esecrabili limiti. Non si sradicano le radici profonde, ma non bisogna cedere...
Anche nelle istituzioni inclusività a corrente alterna...
Don Luca Bernardi parroco di Maiolo 'Noi eravamo disponibili al dialogo, ma l'altra parte no'
Nell'entroterra romagnolo, in un paesino di quasi 800 abitanti non è esente dalla secolarizzazione ormai diffusa.
Nella scuola locale, materna ed elementare, al Parroco, don Luca Bernardi, è stato impedito di impartire la tradizionale benedizione pasquale che non aveva fatto mancare neppure durante il covid. Un'ordinanza della Preside lo vietava espressamente con la motivazione di garantire la non interruzione delle lezioni e soprattutto la partecipazione facoltativa alla benedizione stessa, che peraltro è sempre stata fuori discussione.
Ma il parroco non si è arreso e, forte anche dell'appoggio del sindaco, dei genitori e di diversi paesani, anche non credenti ma di non ristrette vedute, ha fatto la benedizione nella aule vuote e poi ha benedetto i bambini prima delle lezioni all’esterno del Municipio. Ha dichiarato:
«Tutto perché la dirigente si è rivelata una mera burocrate appellandosi continuamente a quella che chiama legge. Ma intanto la legge può anche essere ingiusta, e poi non c’è alcuna legge in merito, casomai una sentenza del Consiglio di Stato secondo cui le benedizioni devono essere fatte solo sulle persone e non sugli oggetti e non devono incidere sullo svolgimento della didattica. E dire che noi avevamo proposto di farlo durante la ricreazione, eppure non è bastato neanche questo. In nome di un malinteso concetto di laicità si cerca di buttar ancora più fuori dalla scuola tutto quello che riguarda la fede, quella cattolica ovviamente. Perché negli stessi giorni un dirigente scolastico a Firenze ha offerto gli spazi scolastici a due ragazze musulmane per pregare durante il Ramadan…» [vedi]
Quel che è più importante è che la parrocchia resta un punto di riferimento per i fedeli e segno della presenza di Dio per tutti gli altri.
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