Messaggio
Dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò
al popolo di Trieste
CARISSIMI AMICI,
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 18 Ottobre 2021 San Luca Evangelista
Dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò
al popolo di Trieste
CARISSIMI AMICI,
sto seguendo con viva apprensione la pacifica protesta che
i portuali di Trieste hanno indetto da alcuni giorni, contro l’illegittima norma
che obbliga tutti i lavoratori a munirsi di un lasciapassare sanitario, ottenibile
sottoponendosi all’inoculazione del siero genico sperimentale, o
sottoponendosi ogni quarantott’ore al tampone.
Avete ormai compreso, cari amici, che il cosiddetto vaccino sia ancora in fase
sperimentale; che non si conoscano gli effetti a lungo termine; da settimane si
contano sempre più reazioni avverse e decessi, che l’Autorità sanitaria – con la
complicità dei media – cerca di nascondere catalogandoli come malori
improvvisi. Siamo tutti cavie, oggetto della sperimentazione di massa imposta
dalle case farmaceutiche ai loro servi nelle istituzioni. Sapete parimenti che il
vaccino non garantisce alcuna immunità, non protegge dal contagiare né
dall’essere contagiati. E sapete che pure i tamponi hanno un’attendibilità
minima, perché non sono stati pensati per essere utilizzati a scopo diagnostico.
Eppure, un dipendente non può lavorare, non può percepire lo stipendio, né
averei permessi di malattia e di maternità, se non accetta di sottoporsi a questo
vile ricatto, con il quale vi si vuole costringere a vaccinarvi o a dimostrare di
non essere stati contagiati da un virus che nessun laboratorio – ripeto: nessuno
– ha ancora isolato, ma solo sequenziato. E sfido chiunque a dimostrare il
contrario.
La violazione delle libertà naturali, dei diritti civili e costituzionali, del diritto
alla libertà di parola e di pacifica manifestazione è divenuta strumento di
coercizione e di ricatto da parte di un’Autorità civile che non tutela più la
salute e il benessere dei cittadini, ma col pretesto della psicopandemia li vuole
rendere schiavi. Schiavi da controllare, da sorvegliare, dei quali tracciare ogni
movimento, ogni acquisto, ogni transazione, ogni attività. E non vi stupite:
tutto quello che stanno facendo in questi mesi – e che faranno nei prossimi se
nessuno li ferma - era stato dichiarato chiaramente. Dall’uso dell’emergenza
pandemica per imporre nuove forme di controllo, al ricorso all’emergenza
ecologica per impedirci di usare l’auto, di acquistare determinati prodotti, di
usare la luce o il gas.
Nei loro progetti, vogliono distruggere il nostro mondo, la nostra cultura, la
nostra Religione, il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci l’un
l’altro. Dobbiamo diventare degli automi senza giudizio critico, dei clienti
delle loro multinazionali, degli schiavi sottopagati delle loro aziende, senza
diritti, senza tutele, senza previdenza sociale e senza libertà.
Qualcuno di voi – soprattutto tra quanti si sono uniti a questa protesta da
poco – penseranno che quanto vi dico siano teoremi da cospirazionisti.
Qualcuno pensa ingenuamente che questa pandemia – i cui morti sono stati
causati quasi interamente dal divieto di seguire protocolli efficaci – sia
soltanto stata gestita male, da persone incompetenti o sprovvedute. Ma non è
così. Chi parla del calo dei contagiati e dell’assenza di green pass nei Paesi del
Nordeuropa ignora che, tra qualche mese, in Danimarca sarà obbligatorio
l’ID digitale con cui ogni cittadino sarà schedato con la carta di identità, il
passaporto, il codice fiscale, la tessera sanitaria, lo stato vaccinale e il conto
bancario. E se non vi sono stati lockdown e coprifuoco; se non si sono rese
obbligatorie le mascherine, è solo perché quei Paesi sono già perfettamente
globalizzati, indottrinati all’ideologia del Great Reset, pronti a farsi inserire il
microchip sottocutaneo. In Svezia il microchip è già attivo su base volontaria,
e usato per aprire la porta di casa o mettere in moto l’auto. Nei Paesi del Nord
gli acquisti online, l’uso dei rider, i pagamenti elettronici sono già realtà da
tempo. Ma qui da noi no: fino al Febbraio dello scorso anno, chi voleva una
pizzala ordinava sotto casa, senza bisogno di usare una app.
Ecco perché in Italia, in Spagna, in Portogallo e in genere in tutti i Paesi di
tradizione cattolica – i Paesi che alcuni considerano arretrati – si è dovuta
usare l’emergenza pandemica: essa doveva servire per costringerci a cancellare
il nostro modo di vivere – un modo di vivere umano, fatto di rapporti
interpersonali, di saluti, di abbracci, di conversazioni e scambi di idee –
sostituendolo con il ricorso alla tecnologia, all’internet delle cose,
all’applicazione impersonale che registra cosa compriamo, quando, dove, a
che prezzo e con quale tipo di pagamento. Vogliono sapere cosa scriviamo sui
social, cosa diciamo tra le pareti di casa con Alexa e Google, cosa ci piace
leggere su Kindle, quali film guardiamo su Netflix e quale musica ascoltiamo
con Spotify. Sanno dove ci spostiamo perché l’auto, il cellulare, l’orologio,
l’iPad e addirittura la borsa e i vestiti hanno una connessione alla rete.
Vogliono sapere il vostro battito cardiaco, la vostra pressione sanguigna, il
livello degli zuccheri nel sangue, e ovviamente quante e quali vaccinazioni
avete fatto o dovete fare. Vogliono controllare anche i vostri cicli riproduttivi,
decidendo loro se e quando potete essere fertili. Sanno quanto guadagnate,
quanto spendete, come lo spendete, con chi vi incontrate, su quali mezzi
viaggiate.
In Italia questo sta avvenendo più lentamente che altrove. Grazie a Dio, ci
sono persone come voi e come tanti altri cittadini che hanno capito che la
vaccinazione è un pretesto per mettervi definitivamente il guinzaglio,
costringervi a fare ciò che non volete solo perché altrimenti non potete
lavorare, viaggiare, mangiare.
A loro non interessa violare la legge. Non interessa infrangere impunemente
la Costituzione, e men che meno la legge di Dio. Non temono nessuno, se non
i loro padroni. La classe politica – tutta la classe politica attuale, dalla
maggioranza all’opposizione – è completamente asservita ad un potere
tirannico che comanda i governi, la finanza, la sanità, i media, le grandi
aziende, le forze dell’ordine, la magistratura. E la Gerarchia ecclesiastica non
fa eccezione, asservita anch’essa al Nuovo Ordine Mondiale.
Questa vostra protesta, cari amici, è molto più importante di quello che può
apparire. Perché voi state manifestando non solo contro un vile ricatto, con il
quale dovete scegliere tra lo stipendio o l’uso di un lasciapassare; ma contro
un’intera ideologia, contro un potere tirannico senza volto che cerca di
imporsi definitivamente, che gode dell’appoggio incondizionato dei media e
della politica. Un potere che nessuno ha mai eletto, e che proprio per questo
non considera necessari né il voto democratico, né il ruolo dei rappresentanti
del popolo, dal momento che se li è già comprati e li ricatta.
Questa mattina siete stati allontanati dagli accessi del porto con gli idranti, i
gas lacrimogeni ei manganelli. Mezzi con cui si disperdono criminali violenti,
non famiglie pacifiche e onesti lavoratori che vedono in pericolo il proprio
stipendio e la propria libertà. Siete stati caricati da poliziotti e carabinieri che
per primi stanno sperimentando l’assurdità del green pass, visto che alcuni di
loro ne sono sprovvisti. Spero che la vostra risposta pacifica e composta li
induca a pensare a ciò che stanno facendo, al tradimento della Costituzione
sulla quale hanno giurato, ai tiranni a cui obbediscono.
Vi esorto a non cedere alla violenza, ma parimenti a non lasciarvi intimidire da
governanti nominati dalle banche e dalle case farmaceutiche, perché il loro
potere dura finché c’è chi si lascia impaurire, chi obbedisce, chi piega il capo e
sopporta in silenzio. Se ciascuno di voi, con fermezza e in modo pacifico, saprà
resistere a questa intollerabile sopraffazione, questa grottesca farsa crollerà
inesorabilmente, e con essa i figuranti e le comparse che la assecondano. La
resistenza ad un’autorità che abusa del proprio potere contro il fine per cui è
stata costituita è non solo legittima, ma doverosa; come fu doverosa la lotta
contro il totalitarismo e contro ogni forma di dittatura.
E ricordatevi che siete tutti Cristiani, che i vostri padri e le vostre madri vi
hanno trasmesso una Fede e dei valori che hanno permesso alla nostra amata
Patria di essere faro di civiltà, di cultura, di arte, di impresa. Chi ha combattuto
dando la vita per l’Italia, per difenderne la sovranità e l’indipendenza, vi
guarda dal cielo e si aspetta pari fierezza, pari coraggio, pari onore. Ricordatevi
del vostro Vescovo Mons. Antonio Santin, che tenne testa ai fascisti, ai nazisti
e ai comunisti. Difendiamo la nostra identità, la nostra Religione, i nostri
valori, i nostri figli, i nostri cari, il nostro lavoro, il nostro focolare.
E vi scongiuro: non cedete alle provocazioni di chi non cerca che il pretesto
per trasformare questa Nazione in un regime asservito alla Massoneria, al
Gruppo Bilderberg, al Club di Roma, alla Trilaterale, al World Economic
Forum, all’OMS ea tutti questi cospiratori senza nome e senza volto.
La vostra arma, un’arma terribile e potentissima, deve essere il Santo Rosario.
Invocate la Vergine Santissima, pregatela insieme ai vostri cari, ai vostri figli e
ai vostri fratelli; impugnate la Corona benedetta! Chiediamo insieme Maria
Madre e Regina di Monte Grisa e alla Madonna della Salute venerata a Santa
Maria Maggiore, di soccorrere la nostra Italia, di proteggerla, di liberarla.
Pregate con fede, e sarà Lei a sbaragliare e sconfiggere inesorabilmente il nostro
avversario.
Vi benedico tutti, assicurandovi della mia preghiera e chiedendovi,
scongiurandovi di riporre tutte le vostre speranze nella Vergine Santissima,
nostra Signora, nostra Madre, Aiuto dei Cristiani.
Viva Maria! Viva Cristo Re!+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 18 Ottobre 2021 San Luca Evangelista
Amen Alleluia Amen
RispondiElimina