C'è una domanda che si fa sempre più pressante. Una "crisi sanitaria" ha confini?
Come mai questa disomogeneità nei provvedimenti, con l'Italia capofila delle restrizioni più assurde?
Ci sono per caso disegni ed obiettivi diversi?
Intanto, nonostante l'emergenza e i rigidi provvedimenti cui sono sottoposti gli italiani, continua l'arrembaggio sulle nostre coste degli invasori islamici, che poi si spalmano incontrollati su tutto il territorio nazionale. I droni e gli ingenti dispiegamenti di forze dell'ordine vengono impegnati non per stupratori, spacciatori e delinquenti che infestano le nostre città, ma solo per i cittadini che manifestano il dissenso insieme a dubbi inascoltati e per questo sono criminalizzati dal coro unanime delle fonti scientifiche (quelle di regime) governative e mediatiche. E dalle più alte cariche si plaude il ministro che si comporta da quinta colonna della sostituzione etnica...
Tra l'altro è di questi giorni la notizia che i clandestini si rifiutano di fare i tamponi anche perché così non sono né identificabili né rimpatriabili. Ma che càspita controllano nei centri di accoglienza e non ci sono leggi da far rispettare? O valgono solo per noi anche quando sono anticostituzionali col pretesto ormai stantìo dell'emergenza? Siamo davvero il paese di Pulcinella!
Nessun giornalista in quelle conferenze grottesche, come quella di ieri, ha il coraggio di fare domande simili? Niente, prendono parola sbavanti per chiedere "Sig. Presidente, a quando l'obbligo??". Poi tornano a cuccia soddisfatti dopo aver scondinzolato al padrone.
Che paese disastrato! Se prima era l'Europa e chiedercelo ora chi?
Il mio breve articolo si chiudeva qui. Ma proprio ora leggo su La Stampa il ragionamento di un filosofo di sinistra come Cacciari che, conservando un briciolo di onestà intellettuale, insiste nel porre domande e nel fare alcune considerazioni. Titolo: “Il diritto di avere risposte sui vaccini e la democrazia malata (anche) di Covid”. Lo condenso di seguito perché è leggibile solo per gli abbonati (ringrazio chi me lo ha inviato). Interessante l'accenno alla normativa europea e alle decisioni che scavalcano il parlamento in virtù dello stato di emergenza per giustificare Dpcm ad libitum.
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Il professor Massimo Cacciari torna oggi all’attacco affermando che la gestione della pandemia ha aggravato la crisi di un sistema in cui il Parlamento è sempre meno centrale. Per questo prima di vaccinare bisogna riflettere sul mancato rispetto delle libertà individuali del cittadino: «Vorrei sentire dai giuristi: è o non è in contraddizione col regolamento UE 2021/953, che vietava ogni discriminazione, l’istituzione del Green Pass, nei termini in cui diventerà legge in Italia? E ai nostri illustri costituzionalisti vorrei chiedere: non sembra loro che la possibilità di obbligare a trattamenti sanitari dipenda dal pieno “rispetto della persona umana”? Non pensano che conditio sine qua non perché di rispetto per qualcuno si possa parlare è che costui venga correttamente informato? Risulta loro di essere stati precisamente informati su andamento dell’epidemia, vaccino, vaccini, loro possibili conseguenze, ecc.? E da chi avrebbero potuto? Dai bugiardini dei Big Pharma in continua evoluzione? Navigando in rete tra diecimila notizie in contrasto? È un peccato discuterne, è anti-scientifico, è iscriversi a CasaPound?».
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