Sullo slogan 'Chiesa in uscita' e implicazioni vedi qui e anche qui. Qui l'indice degli articoli sulla Chiesa in tempo di pandemia.
Ecco cosa manca alla Chiesa in uscita |
È paradossale, al contrario, che proprio nell’era della retorica bergogliana della “Chiesa in uscita”, e della “Chiesa ospedale da campo”, questo “ospedale” aperto a tutti da millenni sia stato improvvisamente chiuso. Chiuso per profilassi igienico-sanitaria. La sospensione delle Messe, voluto dai vari governi e accettato senza esitazione dai vari episcopati, è un fatto che non si era mai verificato, nemmeno durante le due Guerre mondiali, nemmeno nelle ore più terribili della storia, in occasione di disastri, inondazioni, terremoti.
La “Chiesa in uscita” è divenuta infine la “Chiesa in ritirata”, anzi in “fuga precipitosa”. Una Chiesa che sembra non aver fiducia nella preghiera, che preferisce l’amuchina all’acqua benedetta, accondiscendente e rispettosa verso tutte le regole della burocrazia sanitaria, ma con poca fiducia nella potenza salvifica della Grazia, che accoglie un Vaccino sperimentale di dubbia utilità e discretamente pericoloso come un Messia ma che non sa più dire una parola sull’anima e il suo destino.
Una Chiesa che, nel bel mezzo del terrore panico, è riuscita a chiudere persino le piscine di Lourdes: quella Lourdes che da 150 anni è stata una sfida continua alle norme igienico-profilattiche senza mai divenire un ricettacolo di infezioni, anzi, manifestando eventi straordinari che persino medici atei hanno dovuto riconoscere. (Gianluca Marletta)
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