giovedì 23 dicembre 2021

La luce splende tra le tenebre e le tenebre non l'hanno avvinta (Gv 1,5)

Una spigolatura interessante sulla Chiesa di Hagia Sophia a Costantinopoli che riverbera lo splendore  della luce dell'Avvento. 
Un simbolo potente, pesantemente contaminato da una presenza estranea, ma incancellabile perché fa parte della struttura dell'edificio così come la nascita del Salvatore è il cardine ineludibile della storia della Salvezza. Anche oggi che il tempio è in mano ai profanatori, questi nulla possono rispetto a questo segno indelebile che continua a  splendere nei secoli e per un giorno Istanbul torna ad essere Costantinopoli.
Non tutti sanno che l'asse longitudinale di Hagia Sophia è stato progettato con l'allineamento all'alba del solstizio d'inverno e quindi una volta all'anno la prima luce dell'alba dopo la notte più lunga, il 21 dicembre, entra nel sacro tempio a simboleggiare la nascita di Cristo Signore. La luce splende tra le tenebre e le tenebre non l'hanno avvinta (Gv 1,5)... La traduzione corrente è «La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta». Quell'hanno accolta traduce l'originale greco katélaben che nella Vulgata di san Girolamo è reso con comprehenderunt : Lux in tenebris lucet, et tenebrae eam non comprehenderunt.
Interessante notare che tra i manoscritti giudaici di Qumran [vedi] c’è anche il cosiddetto Rotolo della Guerra, relativo alla battaglia finale di una guerra tra i Figli della Luce e i Figli delle Tenebre, culminante nel trionfo della Luce. Troviamo una corrispondenza tra il suo linguaggio e il Prologo al Vangelo di Giovanni sopra citato. 
Di fatto il verbo greco usato da Giovanni indica piuttosto un’opposizione, espressa dalla preposizione katà, a differenza del parà, del versetto 11: «Venne tra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto (parélabon)». Nel verbo greco (lambáno=prenderesono comunque presenti le diverse gamme di significato da accordare al contesto: compresa/accolta, avvinta/vinta.
Il dato certo è che si tratta della vittoria finale definitiva di Cristo Signore/luce sulle tenebre del male.
Ci sovviene l'invocazione che allude all'Alba nuova che risuona in tutto l'Orbe cattolico in questi giorni di Avvento [qui] : O Óriens splendor lucis ætérnæ, et sol iustítiæ: veni, et illúmina sedéntes in ténebris, et umbra mortis (O Oriente, splendore della luce eterna! Sole di giustizia! vieni, ed illumina coloro che giacciono nelle tenebre e nell’ombra della morte!) 
Maria Guarini

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