lunedì 13 marzo 2023

Bergoglio: “Non c'è nessuna contraddizione per un sacerdote nel potersi sposare”.

Negli ultimi 10 anni di pontificato, abbiamo assistito a - e subìto - tattiche rivoluzionarie, pastoralità senza diritto e primato della prassi. Per contro, disposizioni arbitrarie, relativismo morale seguendo il secolo: processi mirati a introdurre verità nuove, che invece hanno creato e creano scandalo, confusione e disarticolazione dell’unità ecclesiale. Insieme all'imposizione di un nuovo dogma: la sinodalità [vedi], sintesi di un processo in cui i mezzi prevalgono sul fine. 
In questi giorni siamo alle prese con le dichiarazioni sul celibato sacerdotale.

Bergoglio: "Non c'è nessuna contraddizione per un sacerdote nel potersi sposare"
“Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea, non è eterna”. Dunque, può essere rivista. Lo afferma Papa Francesco in una lunga intervista a Daniel Hadad, per il portale argentino Infobae, in occasione del decennale dalla sua elezione al soglio di Pietro.
“In realtà, nella Chiesa cattolica ci sono sacerdoti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Tutto il rito orientale. Qui in Curia - ha spiegato il Papa - ne abbiamo uno, l'ho incontrato oggi: ha una moglie e un figlio. Non c'è nessuna contraddizione per un sacerdote nel potersi sposare. Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea: non so se sia risolta in un modo o nell'altro, ma è temporanea in questo senso. Non è eterna come l'ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che piaccia o no. Se si lascia o meno, è un'altra questione, ma è per sempre. Il celibato, invece, è una disciplina” ha aggiunto il Pontefice. [Fonte]
È uno dei casi [qui - qui l'indice] in cui Ratzinger ha rotto il silenzio contemplativo dal 'recinto di Pietro'. qui. Stralcio:
«In questi ultimi mesi, mentre il mondo risuonava del rumore assordante creato da uno strano sinodo dei media che aveva la meglio su quello reale – scrivono Ratzinger e Sarah – noi ci siamo incontrati. Abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni. Abbiamo pregato e meditato in silenzio. Ognuno dei nostri incontri ci ha reciprocamente confortato e tranquillizzato. Le nostre riflessioni effettuate in modi diversi ci hanno portato a scambiare lettere. La somiglianza delle nostre preoccupazioni e la convergenza delle nostre conclusioni ci hanno portato a mettere i frutti del nostro lavoro e della nostra amicizia spirituale a disposizione di tutti i fedeli come Sant’Agostino. Anzi, come lui possiamo dire: Silere non possum! Non posso tacere”. E ancora: il celibato dei preti “ha un grande significato perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita”.
Il celibato sacerdotale è scandalo per gli edonisti e follia per il demone. Farebbero di tutto per eliminarlo, perché non ha senso una vita donata totalmente a Dio rinunciando ai piaceri venerei. L'attacco sarà sempre più duro.
Non è vero che il celibato sacerdotale è solo una questione disciplinare, che può facilmente cambiare. Viene dall'inizio della Chiesa. Nei primi secoli in cui venivano ordinati sacerdoti uomini sposati, questi lasciavano le loro donne (con il permesso di queste perché avevano con loro un legame di vita) e vivevano nella castita'. Questo era giustificato dal servizio all'altare, qualcosa che proveniva già dall'Antico Testamento.
Molta letteratura lo conferma, compresi altri scritti di Papa Benedetto XVI:
«La capacità di rinunciare al matrimonio per mettersi completamente a disposizione del Signore è un criterio per il ministero sacerdotale. Quanto alla forma concreta di celibato nell'antica Chiesa, va sottolineato che gli uomini sposati avrebbero potuto ricevere il sacramento degli Ordini Sacri solo se si fossero impegnati nell'astinenza sessuale, cioè con un matrimonio Josefino. Questa situazione sembra essere stata piuttosto normale nei primi secoli. » Papa Benedetto XVI nel libro 'Dal profondo dei nostri cuori'
Il celibato ecclesiastico è attestato sin dai primi secoli della Chiesa come tradizione che risale agli Apostoli, oltre che ovviamente a Gesù.
Credo debba considerarsi tradizione di origine divina non semplicemente ecclesiastica e che appartenga quindi all'infallibilità del magistero ordinario, come altre verità di fede.
Il fatto che non sia praticato nella Chiesa orientale non è un argomento valido. I greco-scismatici sono eretici. Dobbiamo prendere esempio da loro? Allora ammettiamo anche il divorzio.
Sugli Uniati non saprei. Le affermazioni di questo Papa vanno comunque verificate.
Stante l'odierna proclamata uguaglianza dei sessi, perché allora non dare marito anche alle suore? Non devono mica potersi sposare solo i preti.
Un clero di gente sposata con moglie e figli a carico diventa alla fine comico. Come è successo agli Anglicani eretici, finiti ora nel gorgo del matrimonio omosessuale e delle pastore lesbiche. Ma ci fosse una volta che questo Papa chiude una questione con una parola netta e definitiva riaffermante la verità di fede! 
Mai lo fa. T. 

Ancora sul celibato
Dagli atti del Concilio di Cartagine, 390 dopo Cristo 
"Il vescovo Epigonio disse: "Siccome nel concilio precedente è stato trattato della continenza e castità, i tre gradi i quali per motivo dell'ordinazione sono legati ad un certo obbligo di castità - vale a dire il vescovo, il sacerdote e il diacono - devono essere più completamente istruiti sulla conservazione della castità". 
 Il vescovo Genetlio continuò: "Come è stato detto sopra, conviene che i sacri presuli, i sacerdoti di Dio e i Leviti, ossia tutti coloro che servono ai divini sacramenti, siano continenti in tutto per cui possano senza difficoltà ottenere ciò che chiedono dal Signore; affinché così anche noi custodiamo ciò che hanno insegnato gli apostoli e che tutto il passato ha conservato". A ciò i vescovi risposero unanimemente: "Noi siamo tutti d'accordo che vescovi, sacerdoti e diaconi, custodi della castità, si astengano anch'essi stessi dalle loro mogli, affinché in tutto e da tutti coloro che servono all'altare sia conservata la castità."

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