sabato 18 marzo 2023

Breve commento critico di una nota sulla situazione ucraina pubblicata da Dagospia et alia

Brevi considerazioni di un lettore a commento critico di una nota sulla situazione ucraina pubblicata da Dagospia, secondo cui gli europoteri sono preoccupati all’ipotesi di ritrovarsi alla Casa Bianca, dopo le nuove elezioni, un presidente repubblicano. Nella convinzione che, senza il sostegno americano, la resistenza ucraina durerebbe quanto un gatto sul raccordo anulare, e a quel punto Putin avrebbe gioco facile nel prendersi quel che vuole... peraltro consapevoli che, vista dagli Usa, l’Europa è solo un’arena in cui giocare una delle sue molteplici partite a scacchi. Condivido le osservazioni anche per fare un punto di una situazione di sfide intrecciate in uno scenario geopolitico complesso e denso di incognite. Aggiungo alcune note di cronaca evidenziatesi nel frattempo.

  1. Biden è fallito e la sua strategia era suicida dall'inizio (come scrissi 10 mesi fa: o tira l'atomica - e siamo tutti morti - o abbandona l'Ucraina. Stando in mano alle Nuland di turno questo succede);
  2. Biden voleva colpire l'Europa ( infatti ha fatto danni enormi) senza valutare che così facendo metteva in crisi la governance della NATO e la credibilità americana nei confronti di tutti gli alleati e/o quasi alleati;
  3. in difficoltà vera saranno i paesi del "corridoio USA in Eu" (Polonia Estonia Lituania Lettonia....) che hanno creduto alle promesse della banda Biden. Non tanto bene "Giorgia" che pensava di essere la più furba ....
  4. Putin esce comunque rafforzato anche perché ha stanato Xi Jinping dalle ambiguità nei rapporti con i libdem USA. La Cina, senza la Russia in appoggio, non va da nessuna parte (bombe atomiche - mega confine - materie prime);
  5. La Russia non ha alcun interesse ad aggredire l'Europa anche perché i paesi europei, allo stato, non rappresentano alcun pericolo per la Russia (oltretutto ulteriormente disarmati dalla consegna di armi all'Ucraina per ordine americano !!! ) [Vale per le popolazioni, ma non per i governi... E le basi americane di cui pullulano e che di certo sarebbero da loro ingestibili, dove le mettiamo? -ndr];
  6. i fallimenti si pagano e gli USA dovranno farsi carico di essere occupanti in Europa di paesi non più alleati o quantomeno di cui non godono più la fiducia;
L'operazione "Ucraina", di fatto, è un fallimento americano e anche l'auspicabile cambio di leadership e di strategia non potranno che farsi carico della raccolta dei cocci.
Dinamiche del medio oriente e dollar standard in evoluzione sono esempi dei cocci prodotti dalla banda Biden. (Paolo Montagnese)
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Interessante leggere da qui
«Ovviamente non avremmo mai dato la colpa a noi stessi. Dovevamo incolpare i russi. Quindi, abbiamo inventato questa storia che la Russia era incline all'aggressione nell'Europa orientale. Che Putin è interessato a creare una Russia più grande o forse anche a ricreare l'Unione Sovietica. […] Penso che vi sia una chiara "evidenza" che non pensavamo che Putin fosse un aggressore prima del 22 febbraio 2014. Questa è una storia che abbiamo inventato per potergli attribuire la colpa. La mia argomentazione è che l'Occidente, in particolare gli Stati Uniti, sono il principale responsabile di questo disastro. Ma nessun politico americano, e quasi nessuno nell'"establishment" della politica estera americana, vorrà riconoscere questa linea di argomentazione; diranno che i responsabili sono i russi.» John Mearsheimer 

The political scientist John Mearsheimer has been one of the most famous critics of American foreign policy since the end of the Cold War. https://www.newyorker.com /news/q-and-a/why-john-mearsheimer-blames-the-us-for-the-crisis-in-ukraine 

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E infine, notizia di ieri, divulgata da tutti i talk: 
Si scopre che gli abitanti del Donbass, compresi i bambini, avrebbero dovuto morire sotto le bombe delle forze armate ucraine e in nessun caso avrebbero dovuto lasciare le zone di pericolo. Questa non è la mia dichiarazione, la Corte penale internazionale dell'Aia la pensa così. E salvare i bambini del Donbass è classificato da loro come deportazione. Certo, ho sempre saputo e detto che in Occidente tutti avevano la coda tra le gambe per paura dei cowboy, ma qui la notizia non è strana, è ridicolmente assurda: bombardare i bambini non è un crimine, ma salvarli vuol dire deportazione.
Per questi bambini, parassiti dell'Aia, avreste dovuto nominare Vladimir Vladimirovich per il premio Nobel per la pace. In Russia abbiamo protetto e nutrito i bambini del Donbass e li abbiamo mandati a scuola.
L'istanza giudiziaria internazionale ha dimostrato di non avere uno status indipendente, ma ha abilmente ceduto sotto il padrone d'oltremare, eseguendo in fretta i suoi comandi. Avevano tanta fretta di leccargli la mano che non hanno avuto il tempo di lavorare sulla sua formulazione.
Tutta questa pomposa democrazia e liberalismo è una bugia e una pagliacciata da circo. L'UE, la NATO, l'ONU e altre organizzazioni e associazioni simili hanno da tempo dimostrato di non essere indipendenti, imparziali, senza censure. Eseguono gli ordini in modo sincrono e sempre unipolare. Ancora e ancora mostrano i loro veri colori. Questi sono solo pupazzi, controllati dall'interno dalla stessa mano dell'Occidente.
Chiedo ai normali cittadini europei (normali in tutti i sensi, mentalmente sani, senza nebbia nella testa e nei pantaloni) di prendere in mano la situazione e cambiare questi regimi fantoccio. Costruite nuovi stati con dottrine pure senza deviazioni, in cui la Russia è tua amica, non tua nemica. Allora non dovete aver paura di lei. Fino ad allora, abbiate paura. Ramzan Kadyrov

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