lunedì 27 settembre 2021

Video messaggio espressamente dedicato da Monsignor Viganò ai manifestanti del 26 settembre a Torino

Dopo l’estensione del certificato verde aumentano i numeri della protesta. Chi dice no scende in piazza. Testo del Video messaggio espressamente dedicato da Monsignor Viganò a chi, Domenica 26 settembre, ha manifestato in Piazza Castello a Torino. Indice di interventi precedenti e correlati.

Cari amici,
Cari fratelli e sorelle,

permettetemi di unirmi a voi per esprimervi la mia vicinanza spirituale e tutto il mio appoggio. La vostra presenza in questa piazza, come in tante piazze d’Italia, dimostra che vi sono ancora persone che non rinunciano ad esercitare la propria intelligenza e che non sono intenzionate a rinunciare alla propria libertà. 

Siete tornati a riunirvi per esprimere la vostra determinazione a non lasciarvi trarre in inganno dalle menzogne della narrazione dei media di regime, dalle censure delle piattaforme social e delle televisioni, dal terrorismo seminato ad arte per costringervi alla somministrazione di un siero genico sperimentale del quale emergono ogni giorno ulteriori gravi effetti collaterali, anche letali, assieme alla dimostrazione della sua inefficacia nel contenere il contagio. 

Abbiamo capito tutti, credo, che la pandemia è usata come mezzo per ottenere quel Great Reset che da anni era stato pianificato in tutti i suoi dettagli. È sconcertante vedere come tutte le forze politiche, anche quelle dalle quali ci si sarebbe potuti aspettare una qualche opposizione all’instaurazione di questa dittatura sanitaria, si siano rese complici di un’élite di cospiratori criminali. Governanti, magistrati, forze dell’ordine, medici e scienziati, funzionari pubblici e privati, giornalisti, ma anche Vescovi e sacerdoti, e gli stessi vertici del Vaticano: in ogni parte del mondo, tutti seguono uno stesso copione, sotto un’unica regia. Abbiamo visto fino a dove si spinge la loro furia ideologica: discriminare e criminalizzare chi sceglie di non essere parte di questa sperimentazione di massa, mossa da un piano antiumano – perché fondamentalmente anticristico – e da enormi interessi economici. 

Ma se siete tutti consapevoli dell’assurdità e dell’assoluta gravità di quanto avviene da ormai un anno e mezzo; se molti di voi comprendono che il Covid è strumentale alla limitazione delle libertà naturali dei cittadini e all’instaurazione di un regime orwelliano in cui ognuno di noi è tracciato e controllato in ogni sua attività; dall’altro lato occorre andare più a fondo, occorre cioè riconoscere che quanto vediamo accadere risponde ad un progetto disumano da parte di personaggi che odiano non solo la salute del corpo, ma anche e soprattutto la salvezza dell’anima. 

Ognuno di voi, ognuno di noi ha un’anima immortale, creata da Dio e redenta da Nostro Signore Gesù Cristo con il sacrificio della Croce. Per ognuno di noi il Signore ha versato il Suo Sangue, ed è nostro e vostro dovere custodire la vostra anima immortale nella Grazia di Dio, seguendo i Suoi Comandamenti e testimoniando con coraggio la Fede proprio nei momenti in cui essa è minacciata in modo così grave, anche da coloro che attualmente governano la Chiesa, e che si sono schierati dalla parte del Nemico. 

Dobbiamo riconoscere che, se siamo giunti a questo punto, lo dobbiamo in gran parte alla nostra infedeltà, all’aver lasciato che altri decidessero al posto di Dio cosa è giusto e cosa non lo è, all’aver consentito che in nome della tolleranza si consentisse l’omicidio dei bambini nel ventre materno, l’uccisione dei malati e degli anziani, la degenerazione della morale cristiana e la corruzione dei bambini e dei giovani. 

Quanto avviene oggi è il frutto avvelenato di decenni di dissoluzione, di ribellione alla Legge del Signore, di peccati e vizi che gridano vendetta al cospetto di Dio. 

La Provvidenza ci mostra come può diventare il mondo, quando abbandona la Signoria di Gesù Cristo e si pone sotto la schiavitù di Satana. Le mie non sono parole apocalittiche – come qualcuno sostiene – ma un severo monito, come Pastore della Chiesa Cattolica, a tornare a Dio, a riconoscere che dove non regnano Cristo Re e Maria Regina, impera la crudele e spietata tirannide del demonio, che promette fratellanza universale, mentre vuole solo la nostra dannazione.

Vorrei far mie le parole di Giovanni Paolo II, che pronunciò all’inizio del suo Pontificato nel 1978: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! alla sua salvatrice potestà. Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Gesù Cristo è Re e Signore della Storia, nelle Sue mani sono le sorti e i destini di ciascuno di noi, degli Stati e della Santa Chiesa. Egli non permetterà che soccombiamo dinanzi all’assalto del nemico del genere umano. Ritornate, ritorniamo tutti a Lui, con la fiducia del figliuol prodigo che chiede umilmente al padre di perdonarlo e di riaccoglierlo nella sua casa. Ritorniamo ad essere Cristiani, fieri della nostra Fede e della civiltà che la Religione ha edificato nel corso di duemila anni di Storia, e di cui la nostra amata Patria, l’Italia, ne è stata la culla. Ritorniamo a difendere nell’impegno civile e politico quei valori non negoziabili che oggi vediamo negati e conculcati. Ma soprattutto – vi prego, vi scongiuro: ritorniamo a vivere nella Grazia di Dio, a frequentare i Sacramenti, a praticare le virtù, ad essere Cristiani coerenti con le promesse del Battesimo, autentici testimoni di Cristo. 

E perché questo giorno in cui manifestate pubblicamente e con coraggio la vostra opposizione all’incombente tirannide non rimanga sterile e privo di luce soprannaturale, vi invito tutti a recitare con me le parole che il Signore ci ha insegnato. Facciamolo con fervore, con slancio di carità, invocando la protezione di Nostro Signore e della Sua Santissima Madre su noi tutti, sulle nostre famiglie, sulla nostra Patria e sul mondo intero: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo Nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal Male. Amen.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
26 Settembre 2021
Dominica XVIII Post Pentecosten

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