lunedì 2 gennaio 2023

Il Nome di Gesù

Il 2 gennaio, quando non ricorre la Domenica, nel Calendario Liturgico Antiquior,  si celebra il Nome del Signore. Secondo il Calendario liturgico del Novus Ordo, ricorre il 3 gennaio: la ricorrenza è stata ripristinata da Giovanni Paolo II, dopo l'abolizione a causa della Riforma liturgica.
Innanzitutto per devozione, ma anche per uscire da una cronaca fin troppo amara su tutti i fronti, ripropongo l'articolo che segue sulla bellissima ricorrenza di oggi.

Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato
il Nome che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,91-12)

Fu San Bernardino da Siena a incentrare la predicazione sul Nome di Gesù, ideando il trigramma IHS, in alfabeto greco ΙΗΣ, Nomen sacrum (tra i Nomina sacra), con le prime tre lettere del nome di Gesù in greco antico (ΙΗΣΟΥΣ).
La ricorrenza del Santissimo Nome di Gesù, nel Rito riformato da Paolo VI, viene celebrata il 3 gennaio con il grado di memoria facoltativa.
Nel Rito Romano Antico, è celebrata nella domenica tra il 2 e il 5 gennaio compresi (o il 2 gennaio dove l'Epifania non è festa di precetto o se nessuna domenica cade tra il 2 e il 5 gennaio). 
Nel Rito Ambrosiano la memoria dell'imposizione del nome a Gesù è stata assommata alla solennità dell'Ottava di Natale nella Circoncisione del Signore (1º gennaio), in cui si legge come Vangelo il brano di Lc 2,18-21 che menziona entrambi i segni rituali. Si conserva nel messale ambrosiano il formulario per la messa votiva del Santissimo Nome di Gesù. 
Inserisco, per la nostra devozione il testo delle Litanie del SS. Nome di Gesù, composte nell’ambito della predicazione di san Bernardino da Siena e di san Giovanni da Capestrano, propagatori della devozione al Nome Divino. Furono approvate per l’uso privato dei fedeli prima da Papa Sisto V nel 1585 e poi, nella forma attuale, da Pio IX nel 1862. Papa Leone XIII ne estese l’uso pubblico alla Chiesa universale e le inserì nel Rituale Romano.
Di seguito alle Litanie trovate il testo di dom Guéranger sulla ricorrenza.
Litanie del SS. Nome 
Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
– nei cieli, sulla terra e sotto terra
. (Phil 2, 10)

Kýrie, eléison.
Christe, eléison.
Kýrie, eléison.
Iésu, audi nos. Iésu, audi nos.
Iésu, exáudi nos. Iésu, exáudi nos.
Pater de cœlis, Deus, miserére nobis.
Fili, Redémptor mundi, Deus, miserére nobis.
Spíritus Sancte, Deus, miserére nobis.
Sancta Trínitas, unus Deus, miserére nobis.
Iésu, Fili Dei vivi, miserére nobis.
Iésu, splendor Patris, miserére nobis.
Iésu, candor lucis ætérnæ, miserére nobis.
Iésu, Rex glóriæ, miserére nobis.
Iésu, sol iustítiæ, miserére nobis.
Iésu, Fili Maríæ Vírginis, miserére nobis.
Iésu amábilis, miserére nobis.
Iésu admirábilis, miserére nobis.
Iésu, Deus fortis, miserére nobis.
Iésu, Pater futúri sæculi, miserére nobis.
Iésu, magni consílii Ángele, miserére nobis.
Iésu potentíssime, miserére nobis.
Iésu patientíssime, miserére nobis.
Iésu obœdientíssime, miserére nobis.
Iésu, mitis et húmilis corde, miserére nobis.
Iésu, amátor castitátis, miserére nobis.
Iésu, amátor noster, miserére nobis.
Iésu, Deus pacis, miserére nobis.
Iésu, áuctor vítæ, miserére nobis.
Iésu, exémplar virtútum, miserére nobis.
Iésu, zelátor animárum, miserére nobis.
Iésu, Deus noster, miserére nobis.
Iésu, refúgium nostrum, miserére nobis.
Iésu, pater páuperum, miserére nobis.
Iésu, thesáure fidélium, miserére nobis.
Iésu, bone pastor, miserére nobis.
Iésu, lux vera, miserére nobis.
Iésu, sapiéntia ætérna, miserére nobis.
Iésu, bónitas infiníta, miserére nobis.
Iésu, via et vita nostra, miserére nobis.
Iésu, gáudium Angelórum, miserére nobis.
Iésu, rex Patriarchárum, miserére nobis.
Iésu, magíster Apostolórum, miserére nobis.
Iésu, doctor Evangelistárum, miserére nobis.
Iésu, fortitúdo Mártyrum, miserére nobis.
Iésu, lumen Confessórum, miserére nobis.
Iésu, púritas Vírginum, miserére nobis.
Iésu, coróna sanctórum ómnium, miserére ...
Propítius esto, parce nobis, Iésu.
Propítius esto, exáudi nos, Iésu.
Ab omni malo, líbera nos, Iésu.
Ab omni peccáto, líbera nos, Iésu.
Ab ira tua, líbera nos, Iésu.
Ab insídiis diáboli, líbera nos, Iésu.
A spíritu fornicátionis, líbera nos, Iésu.
A morte perpétua, líbera nos, Iésu.
A negléctu inspiratiónum tuárum, líbera nos, Iésu.
Per mystérium sánctæ Incarnátionis túae, líbera nos, Iésu.
Per nativitátem tuam, líbera nos, Iésu.
Per infántiam tuam, líbera nos, Iésu.
Per diviníssimam vitam tuam, líbera nos, Iésu.
Per labóres tuos, líbera nos, Iésu.
Per agóniam et passiónem tuam, líbera nos, Iésu.
Per crucem et derelictiónem tuam, líbera nos, Iésu.
Per languóres tuos, líbera nos, Iésu.
Per mortem et sepultúram tuam, líbera nos, Iésu.
Per resurrectiónem tuam, líbera nos, Iésu.
Per ascensiónem tuam, líbera nos, Iésu.
Per sanctíssimae Eucharístiæ institutiónem tuam, líbera nos, Iésu.
Per gáudia tua, líbera nos, Iésu.
Per glóriam tuam, líbera nos, Iésu.

Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, parce nobis, Iésu.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, exáudi nos, Iésu.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, miserére nobis, Iésu.
Iésu, audi nos. Iésu, audi nos.
Iésu, exáudi nos. Iésu, exáudi nos.

Orémus.
Dómine Iésu Christe, qui dixísti: “Pétite, et accipiétis; quáerite, et inveniétis; pulsáte, et aperiétur vobis”, quæsumus, da nobis peténtibus diviníssimi tui amóris afféctum, ut te toto corde, ore et ópere diligámus, et a tua nunquam láude cessémus.
Sancti nóminis tui, Dómine, timórem páriter et amórem fac nos habére perpétuum: quia nunquam tua gubernatióne destítuis quos in soliditáte túæ dilectiónis instítuis: Qui vivis et regnas in sæcula sæculórum. Amen.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Gesù, ascoltaci. Gesù, ascoltaci.
Gesù esaudiscici. Gesù esaudiscici.
Padre celeste, Dio, abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo Dio,  pietà di noi
Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.
Gesù, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi.
Gesù, Splendore del Padre, abbi pietà di noi.
Gesù, candore della luce eterna,  pietà di noi
Gesù, re di gloria, abbi pietà di noi.
Gesù, sole di giustizia, abbi pietà di noi.
Gesù, Figlio della Vergine Maria, pietà di noi
Gesù amabile, abbi pietà di noi.
Gesù ammirabile, abbi pietà di noi.
Gesù. Dio forte, abbi pietà di noi.
Gesù, padre del secolo futuro, abbi pietà di noi.
Gesù, Angelo del gran consiglio, pietà di noi
Gesù potentissimo, abbi pietà di noi.
Gesù pazientissimo, abbi pietà di noi.
Gesù obbedientissimo, abbi pietà di noi.
Gesù, mite ed umile di cuore, abbi pietà di noi.
Gesù, amante della castità, abbi pietà di noi.
Gesù, che tanto ci ami, abbi pietà di noi.
Gesù, Dio della pace, abbi pietà di noi.
Gesù, autore della vita, abbi pietà di noi.
Gesù, esempio di ogni virtù, abbi pietà di noi.
Gesù, sostenitore delle anime, abbi pietà di noi.
Gesù, nostro Dio, abbi pietà di noi.
Gesù, nostro rifugio, abbi pietà di noi.
Gesù, Padre di ogni povero, abbi pietà di noi.
Gesù, tesoro di ogni credente, abbi pietà di noi.
Gesù, buon Pastore, abbi pietà di noi.
Gesù, vera luce, abbi pietà di noi.
Gesù, eterna Sapienza, abbi pietà di noi.
Gesù, infinita Bontà, abbi pietà di noi.
Gesù, nostra Via e nostra Vita, abbi pietà di noi
Gesù, gioia degli Angeli, abbi pietà di noi.
Gesù, Re dei Patriarchi, abbi pietà di noi.
Gesù, Maestro degli Apostoli, abbi pietà di noi
Gesù, Luce degli Evangelisti, abbi pietà di noi.
Gesù, fortezza dei Martiri, abbi pietà di noi.
Gesù, sostegno dei Confessori, abbi pietà di noi
Gesù, purezza delle Vergini, abbi pietà di noi.
Gesù, corona di tutti i Santi, abbi pietà di noi.
Sii indulgente, perdonaci, Gesù.
Sii indulgente, esaudiscici, Gesù.
Da ogni male, liberaci, Gesù.
Da ogni peccato, liberaci, Gesù.
Dalla Tua ira, liberaci, Gesù.
Dalle insidie del diavolo, liberaci, Gesù.
Dallo spirito impuro, liberaci, Gesù.
Dalla morte eterna, liberaci, Gesù.
Dal non accogliere le tue ispirazioni, liberaci, Gesù.
Per il mistero della Tua santa incarnazione, liberaci, Gesù.
Per la Tua nascita, liberaci, Gesù.
Per la Tua infanzia, liberaci, Gesù.
Per la Tua vita tutta divina, liberaci, Gesù.
Per le Tue fatiche, liberaci, Gesù.
Per la Tua agonia e passione, liberaci, Gesù.
Per  Tua Croce ed abbandono, liberaci, Gesù.
Per le Tue sofferenze, liberaci, Gesù.
Per la Tua morte e sepoltura, liberaci, Gesù.
Per la Tua Risurrezione, liberaci, Gesù.
Per la Tua Ascensione, liberaci, Gesù.
Per l’istituzione della santissima Eucarestia, liberaci, Gesù.
Per le Tue gioie liberaci, liberaci, Gesù.
Per la Tua gloria, liberaci, Gesù.

Agnello di Dio, che prendi su di te i peccati del mondo, perdonaci, Gesù.
Agnello di Dio, che prendi su di te i peccati del mondo, esaudiscici, Gesù.
Agnello di Dio, che prendi su di te i peccati del mondo, abbi pietà di noi, Gesù.
Gesù, ascoltaci. Gesù, ascoltaci.
Gesù, esaudiscici. Gesù, esaudiscici.

Preghiamo
Signore Gesù Cristo, che hai detto: «Chiedete e otterrete, cercate e troverete, picchiate c vi sarà aperto»; concedici, te ne preghiamo, il Tuo divinissimo amore, affinché Ti amiamo con tutto il cuore, con la parola e con le opere, né mai cessiamo dal lodarti. Del Tuo santo Nome, o Signore, facci avere insieme timore ed amore perenne; perché non privi mai della Tua speciale provvidenza coloro, che stabilisci nel solido fondamento dell’amor Tuo. Tu che vivi e regni per i secoli dei secoli. Cosi sia.

* * * 
Festa del Santissimo Nome di Gesù

Per celebrare questa festa, fu dapprima scelta la seconda domenica dopo l'Epifania, che ricorda il banchetto delle nozze di Cana. È nel giorno nuziale che la Sposa assume il nome dello Sposo, e questo nome d'ora in poi testimonierà che essa appartiene a lui. La Chiesa, volendo onorare con un culto speciale un nome per essa così prezioso, ne univa dunque il ricordo a quello delle Nozze divine. Oggi, essa riallaccia all'anniversario stesso del giorno in cui fu imposto, otto giorni dopo la nascita, la celebrazione di quell'augusto Nome.

L'antica alleanza aveva circondato il Nome di Dio di un profondo terrore: quel nome era per essa tanto formidabile quanto santo, e l'onore di proferirlo non spettava a tutti i figli d'Israele. Dio non era ancora stato visto sulla terra a conversare con gli uomini, non si era ancora fatto uomo lui stesso per unirsi alla nostra debole natura: non potevano dunque dargli quel Nome d'amore e di tenerezza che la Sposa dà allo Sposo.

Ma quando è giunta la pienezza dei tempi, quando il mistero d'amore è sul punto di apparire, scende innanzitutto dal cielo il Nome di Gesù, come un anticipo della presenza del Signore che deve portarlo. L'Arcangelo dice a Maria: "Gli imporrai il nome di Gesù"; ora Gesù vuoi dire Salvatore. Quanto sarà dolce a pronunziarsi, questo nome, per l'uomo che era perduto! Questo solo Nome quanto riavvicina già il cielo alla terra! Ve n'è forse uno più amabile o più potente? Se a questo divin Nome ogni ginocchio deve piegarsi in cielo, in terra e nell'inferno, vi è forse un cuore che non si commuova d'amore al sentirlo pronunciare? Ma lasciamo descrivere a san Bernardo la potenza e la dolcezza di questo Nome benedetto. Ecco come egli si esprime in proposito nel suo xv Sermone sul Cantico dei Cantici:
"Il Nome dello Sposo è luce, cibo, medicina. Esso illumina, quando lo si rende noto; nutre, quando vi si pensa in segreto; e quando lo si invoca nella tribolazione, procura la dolcezza e l'unzione. Percorriamo, di grazia, ognuna di tali qualità. Donde pensate che si sia potuto diffondere nell'universo intero la grande e improvvisa luce della Fede, se non dalla predicazione del Nome di Gesù? Non è forse per la luce di quel Nome benedetto che Dio ci ha chiamati alla sua stessa mirabile luce? Illuminati da essa, e vedendo in quella luce un'altra luce, sentiamo san Paolo che ci dice giustamente: Voi eravate una volta tenebre; ma ora siete luce nel Signore.
Ma il Nome di Gesù non è soltanto luce, è anche cibo. Non vi sentite dunque riconfortati ogni qual volta richiamate al vostro cuore quel dolce Nome? Che altro c'è al mondo che nutra tanto la mente di colui che Lo pensa? Che cos'è che, allo stesso modo, ristori i sensi indeboliti, dia energia alle virtù, faccia fiorire i buoni costumi e mantenga gli onesti e casti affetti? Ogni cibo dell'anima è arido se non è imbevuto di quest'olio, è insipido se non è condito con questo sale.
Quando voi mi scrivete, il vostro dire non ha per me alcun sapore, se non vi leggo il Nome di Gesù. Quando discutete o parlate con me, tutto il vostro discorso non ha per me alcun interesse se non vi sento risonare il Nome di Gesù. Gesù è miele alla mia bocca, melodia al mio orecchio, giubilo al mio cuore; ed oltre a questo, una medicina benefica. Qualcuno di voi è triste? Che Gesù venga nel suo cuore, passi di qui nella sua bocca, e subito, alla venuta del Nome divino che è vera luce, scompare ogni nube, e torna il sereno. Qualcuno cade nel peccato oppure incorre, disperando, nei lacci della morte? Se invoca il Nome di Gesù, non comincerà subito a respirare e a vivere nuovamente? Chi mai restò nell'indurimento del cuore come fanno tanti altri; o nel torpore delle gozzoviglie, nel rancore o nel languore del tedio? Chi mai, avendo in sé esaurito la sorgente delle lacrime, non l'ha sentita d'improvviso scorrere più abbondante e più soave, appena è stato invocato Gesù? Qual è quell'uomo che, timoroso e preoccupato in mezzo ai pericoli, invocando quel Nome di forza non abbia sentito subito nascere in sé la fiducia e svanire la paura? Chi è colui, vi chiedo, che sbattuto e vacillante in balia dei dubbi, non ha all'istante - lo dico senza esitare - visto risplendere la certezza all'invocazione di un Nome così luminoso? Chi, nell'avversità, mentre era in preda alla sfiducia, non ha ripreso coraggio al suono di quel Nome di valido aiuto? Sono queste infatti le malattie e i languori dell'anima ed esso ne è il rimedio.
Certamente, e posso provarvelo con quelle parole: Invocami, dice il Signore, nel giorno della tribolazione, e io ti libererò, e tu mi onorerai. Nulla al mondo arresta così decisamente l'impetuosità dell'ira e riduce ugualmente la gonfiezza della superbia. Nulla guarisce così perfettamente le piaghe della tristezza, comprime le irruenze della dissolutezza, spegne la fiamma della cupidigia, estingue la sete dell'avarizia, e distrugge tutti gli stimoli delle passioni disoneste. In verità, quando io nomino Gesù, ho davanti un uomo dolce e umile di cuore, benigno, sobrio, casto, misericordioso, in una parola splendente di ogni purezza e santità. È lo stesso Dio onnipotente che mi guarisce con il suo esempio, e mi rinforza con la sua assistenza. Tutte queste cose echeggiano nel mio cuore quando sento risuonare il Nome di Gesù. Così, in quanto è uomo, io ne ricavo degli esempi per imitarli, e in quanto è l'Onnipotente, ne ricavo un sicuro aiuto. Mi servo di quegli esempi come di erbe medicinali, e dell'aiuto come d'uno strumento per tritarle, e ne faccio così una mistura tale che nessun medico potrebbe farne una simile.
O anima mia, tu hai un antidoto eccellente, nascosto come in un vaso, nel Nome di Gesù! Gesù, infatti è un nome salutare e un rimedio che non risulterà mai inefficace per nessuna malattia. Che esso sia sempre nel tuo cuore, e nella tua mano: di modo che tutti i tuoi sentimenti e tutti i tuoi atti siano diretti verso Gesù".
Questa è dunque la forza e la soavità del santissimo Nome di Gesù, che fu imposto all'Emmanuele il giorno della sua Circoncisione; ma, siccome il giorno dell'Ottava di Natale è già consacrato a celebrare la divina Maternità, e il mistero del Nome dell'Agnello richiedeva solo per sé una propria solennità, è stata, istituita la festa di oggi. Il suo primo promotore fu nel XV secolo, san Bernardino da Siena, che stabilì e propagò l'usanza di rappresentare, circondato di raggi, il santo Nome di Gesù ridotto alle sue prime tre lettere JHS, riunite in monogramma. Questa devozione si diffuse rapidamente in Italia, e fu incoraggiata dall'illustre san Giovanni da Capistrano, dell'Ordine dei Frati Minori al pari di san Bernardino da Siena. La Santa Sede approvò solennemente tale omaggio al Nome del Salvatore degli uomini, e nei primi anni del XVI secolo Clemente VII, dopo lunghe istanze, accordò a tutto l'Ordine di san Francesco il privilegio di celebrare una festa speciale in onore del santissimo Nome di Gesù.

Roma estese successivamente questo favore a diverse Chiese ma doveva venire il momento in cui ne sarebbe stato arricchito lo stesso Ciclo universale. Fu nel 1721, dietro richiesta di Carlo VI imperatore di Germania, che il Papa Innocenzo XIII decretò che la festa del santissimo Nome di Gesù fosse celebrata in tutta la chiesa, e la fissò allora alla seconda Domenica dopo l'Epifania.
(dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 183)

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