domenica 15 gennaio 2023

Maria, a Cana, associata all'opera del Figlio

Bernardo di Chiaravalle diceva: "De Maria numquam satis". Il Vangelo di oggi ci offre spunti di meditazione che ci aiutano a porci con sempre maggior fiducia sotto la sua protezione (Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei genetrix...). Vi invito a consultare la nota e a non perdervi altre luci da uno scritto prezioso [qui].

Maria, a Cana, associata all'opera del Figlio

Un protestante ha detto che la Madonna alle nozze di Cana non ha mediato perché nessuno glielo ha chiesto. Incredibile. come si possa essere così ciechi. Da una parte c'erano gli sposi che erano rimasti senza vino e dall'altra c'era Gesù che poteva risolvere il problema. Maria dunque ha mediato tra Gesù e gli sposi senza che nessuno glielo chiedesse perché ha visto il bisogno, ma il fatto che nessuno glielo abbia chiesto non significa che non abbia mediato. Quanto più medierà se qualcuno gli chiede qualcosa, tant'è vero che la Madonna è la Mediatrice universale di tutte le grazie.
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Di più; Maria non ha chiesto esplicitamente a Gesù di trasformare l'acqua in vino ma ha esposto a Gesù un bisogno sapendo che Gesù poteva risolverlo.
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Di più; Gesù ha detto; "Che ho io da fare con te, o donna?" nel senso che, come dice sant'Agostino, Gesù è Dio e la Madonna è creatura. Creatura si, ma eccelsa fra tutte le creature, sublime, Immacolata, piena di grazia, sempre Vergine, che non ha rifiutato nulla a Dio e quindi Gesù non rifiuterà nulla a lei che è sua Madre, Madre di Dio; anche se "Non ancora è venuta la mia ora". Cioè l'ora non era giunta di manifestarsi facendo miracoli ma cambia "la sua ora" perché sua Madre glielo ha, non esplicitamente, chiesto.
Questo miracolo, tra l'altro, manifesta quanto sia potente l'intercessione della Madonna, al punto da far cambiare i piani di Gesù. Gesù è onnipotente perché è Dio, la Madonna è onnipotente, non per natura, ma per grazia, nel senso che può ottenere da Dio tutto quello che chiede.
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Di più; la Madonna non lo ha certo fatto presente a Gesù perché Lei stessa volesse bere ma per gli altri.
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Di più; dicendo: "fate quello che vi dirà" ci fa capire l'importanza di seguire la parola di Gesù. 
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Di più; per l'intervento di Maria: "Così Gesù diede inizio1 ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui."
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Di più; con questo miracolo fatto per la mediazione di Maria, Gesù transubstanziando la sostanza dell'acqua in quella del vino mostra che potrà transubstanziare la sostanza del pane e del vino nel suo corpo e nel suo sangue, pur sotto le specie del pane e del vino che poi, con i miracoli eucaristici, mostrerà, anche visibilmente, che effettivamente sono il suo Corpo ed il suo Sangue.
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Questo miracolo delle nozze di Cana, che si commemora la seconda Domenica dopo l'Epifania, è così ricco di insegnamenti sul ruolo della santa Vergine, e non solo, che bisogna proprio essere accecati dall'eresia per non vederlo. (Franco Toscano)
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. "Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui" (Gv 2,11) Il termine usato da Giovanni, non a caso, è ἀρχὴν e non possiamo fare a meno di collegarlo con Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος del Prologo (In principio era il Verbo), che ci rimanda direttamente al Bereshit (בראשית in ebraico) il grande In principio della Genesi...
Inoltre le 6 giare (6 come i giorni della creazione) non sono di terracotta (materiale comunemente usato) ma di pietra: sulla pietra è stata scritta la legge di Dio. Di esse Giovanni esplicita il contenuto «due/tre» metrète, che corrisponde a quello delle מִקְוֶה mikvà pl. mikva'ot, le vasche usate per il bagno rituale purificatorio. Cana è parte di un processo che abbraccia tutta la storia di Israele e tutta la storia di Dio. Ed è quell'acqua della purificazione che Gesù trasforma in vino. A Cana non si consuma solo un matrimonio, ma si rinnova la creazione dell’universo, simboleggiato nel vino nuovo, quello della nuova creazione che ora ha avuto un nuovo inizio, in cui la purificazione è associata al sangue del Figlio. E dunque il vino è quello dei tempi messianici, quello che poi Gesù transustanzia nella quarta coppa del Cenacolo per anticipare il Calvario...

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