mercoledì 11 gennaio 2023

Papa Francesco riorganizza il Vicariato di Roma

Apprendiamo da Riposte Catholique Altro commissariamento, dopo i vari Capitoli delle Basiliche papali e altri organismi... Il vero volto della misericordia

Papa Francesco riorganizza il Vicariato di Roma

Venerdì 6 gennaio è stata pubblicata la Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione, che sostituisce la Costituzione Ecclesia in Urbe di Giovanni Paolo II del 1988. Attualmente è accessibile solo in lingua italiana. Per entrare in vigore il 31 gennaio. Il Papa rafforza il controllo del Vicariato con una maggiore presenza, come vescovo di Roma, in ogni decisione pastorale, amministrativa ed economica della diocesi di Roma.
Vengono creati nuovi organismi di controllo finanziario e degli abusi e la durata del mandato del personale diretto è fissata a cinque anni, prorogabile solo per altri cinque anni.
La Costituzione si apre con una lunga prefazione in cui Francesco traccia una profonda riflessione sulla sua diocesi, Roma, di cui ricorda l'importanza dal punto di vista ecclesiale, ma anche le difficoltà delle persone che vi abitano e le attività a favore dei gruppi sociali più vulnerabili.

La seconda parte elenca i 45 articoli che mutuano ampiamente quelli della precedente Costituzione, pur introducendo alcuni aspetti di novità, a cominciare dalla figura del cardinale-vicario, definito per la prima volta "ausiliare", e dal ruolo più importante del Consiglio Episcopale.

Scopo della riforma è ridare “uno slancio evangelizzatore e sinodale” al Vicariato di Roma, arroccato, scrive Papa Francesco, sia

a luogo esemplare di comunione, dialogo e vicinanza, accogliente e trasparente al servizio del rinnovamento e della crescita pastorale della diocesi di Roma”.

Nel dettagliare i 45 articoli della Costituzione, il Papa si sofferma sulle figure di spicco del Vicariato: il cardinale vicario, il vicepresidente e i vescovi ausiliari. Tutti,

sono da me nominati a tempo indeterminato e cessano le loro funzioni con mio decreto”.

Il vicario continua ad esercitare “il ministero episcopale di magistero, santificazione e governo pastorale per la diocesi di Roma con potestà vicaria ordinaria” secondo i termini stabiliti dal Papa. Il cardinale-vicario non intraprenderà iniziative importanti o iniziative che esulano dall'ordinaria amministrazione senza prima riferire al papa.

Si rafforza il ruolo del Consiglio episcopale, che diventa “l'organo principale della sinodalità ” e “il luogo apicale del discernimento e delle decisioni pastorali e amministrative”. Sarà il Papa a presiederlo quando si riunirà almeno tre volte al mese:

L'ordine del giorno di ogni riunione deve essere inviato al più presto possibile”.
Delle riunioni del Consiglio Episcopale viene redatto un verbale dal Vescovo Ausiliare con funzione di Segretario, designato all’inizio del Consiglio, che mi deve essere inviato, e da conservare in apposita sezione dell’Archivio generale diocesano.”.
Il Cardinale Vicario, nella sua funzione di coordinamento della pastorale diocesana, agisce sempre in comunione con il Consiglio dei Vescovi, per cui si discosti dal suo parere concorde solo dopo aver valutato con me la questione”.

Il consiglio dei vescovi deve anche approvare la nomina dei cappellani, dei rettori delle chiese e dei responsabili dei servizi pastorali.

Deve essere approvato dal Pontefice anche il regolamento del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici, organismo che coadiuva il Papa nell'amministrazione economica della diocesi, indicando “criteri di trasparenza nella gestione dei fondi”.

Parimenti, nel Vicariato di Roma, è istituita una Commissione Indipendente di Vigilanza come organismo di controllo interno, con proprio regolamento approvato dal Pontefice.
Nuove regole – molto dettagliate – valgono anche per la procedura di selezione dei nuovi parroci, tra cui

Dei candidati debbono essere valutate anche le caratteristiche spirituali, psicologiche, intellettuali, pastorali, e l’esperienza compiuta nell’eventuale precedente servizio. Si dovrà, per questo, raccogliere il parere dei formatori, nel caso di candidati più giovani, e dei vescovi che ne conoscono la personalità e le esperienze pregresse. Il Cardinale Vicario, compiuto l’iter, mi sottopone per l’eventuale nomina i candidati all’ufficio di Parroco, e nomina i Viceparroci.”. 

Infine, nell'organigramma generale, è stato istituito il Servizio per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili. 
Venerdì 6 Gennaio il Papa ha nominato uno dei vescovi ausiliari, monsignor Baldassarre Reina, nuovo vicegerente della diocesi di Roma.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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